È più importante dimagrire o preservare la salute?
IL PESO CHE IL PESO DOVREBBE AVERE
6/11/2020
Mi ritrovo qui a riflettere da giorni e giorni su una questione che tormenta sempre
noi biologi nutrizionisti, che esercitiamo una professione sanitaria, che abbiamo
deciso (con tutti gli onori e oneri) di dedicare la nostra vita alla scienza, alla salute,
alla prevenzione primaria e tutti i giorni lavoriamo a contatto con tante tipologie di
persone, con situazioni anche particolari: il peso che il peso dovrebbe avere.
È un gioco di parole voluto e mi ritrovo a pensare continuamente a questo perché
mi rendo conto che la società ci ha infarcito il cervello di segnali totalmente
sbagliati. Come ho cercato di spiegare anche nel video inaugurale del mio canale
YouTube ( https://youtu.be/L5DMu68P8DI ) la bilancia spesso mente, non è
sicuramente lo specchio di quello che è all’interno del nostro corpo, siamo molto
più complessi di massa grassa e massa magra, siamo esseri viventi, complessi e
bellissimi nella nostra complessità.
Tuttavia ogni anno, appena arriva la bella stagione, mi ritrovo a dover ripetere in
continuazione le stesse cose, a contrattare sul peso, a spiegare per filo e per
segno su cosa sia fondamentale focalizzare l’attenzione e cosa sia importante per
ogni persona (che è diverso per ognuno), cosa significhi il peso sulla bilancia, cosa
sia davvero importante guardare e cosa no, mi sgolo, fino alla nausea ripeto le
stesse cose, spesso alle stesse persone, ma poi alla fine la domanda è sempre la
stessa: “si, dottoressa, tutto bello ma il peso ideale qual è?”, “ma in quanto tempo
riuscirò a perdere TOT kg?” oppure “ma la mia dieta da quante kcal è?”. Fino ad
arrivare a situazioni tragi-comiche tanto che a volte mi sembra di essere al
mercato, a contrattare sul peso come fossimo in macelleria “2 chili e mezzo
signora, lascio?”.
Non fraintendetemi, il peso è importante, è un parametro importante ma non con
l’accezione che la società ci ha insegnato, non perché più si è magri più si sta
bene, non perché sia importante entrare in quei jeans di quando avevamo 20 anni,
ad ogni costo. Il peso è importante perché ci permette di collocarci in un
normopeso, sovrappeso, obesità o sottopeso, ci permette di capire quale sia il
nostro inquadramento generale ma va rapportato a tanti altri parametri, tantissimi.
È molto difficile riuscire a spiegare ad una persona che ha deciso, in maniera
totalmente arbitraria, che il suo peso deve essere quello, che in realtà non ha
grasso da perdere ma deve curare meglio la propria massa magra, la propria
massa cellulare, la forza lavoro, il motore del nostro organismo. Nessuno vuole
sentire che quello che avevano in testa potrebbe non essere reale, veritiero, realizzabile, o peggio, non importa se non coincide con un miglioramento dello stato di salute, così è stato deciso e così deve essere.
Vi assicuro, per una persona che ha studiato tanto, continua a fare continui
(tantissimi) corsi di aggiornamento e studierà per sempre perché questa è la vita
che ha scelto, è frustrante dover lottare contro i mulini a vento, perché di questo si
tratta, ma non mi voglio arrendere, voglio spiegare a chiunque entri nel mio studio,
che la salute conta, è importante ed è fondamentale. Senza la salute non c’è
taglia dei pantaloni che tenga, senza inquadrare il peso in un contesto più ampio
non esiste peso ideale che tenga.
So che questo è un discorso estremamente impopolare, so che tanti non vogliono
leggere certe cose e so anche che la mia concorrenza è fatta di “prima e dopo”
come se non fosse più importante la salute ma solo una gara tra chi è più magro.
Non fraintendetemi, mi spiego meglio, il rapporto col proprio corpo è importante
ma quando si inizia una dieta, si cambia stile alimentare, si dovrebbe decidere di
migliorare il proprio stato di salute, la salute dovrebbe essere al primo posto e con
salute mi riferisco anche ad un buon rapporto col proprio corpo e col cibo. Non ci
aiuta indirizzare tutta la nostra attenzione e tutte le nostre energie sul peso e
basta.
Sarà una guerra che continueremo a fare in pochi, ma è una guerra importante e
nell’epoca delle patologie del benessere, forse è il caso di riflettere prima di
avvicinarci ad un professionista e, contestualmente, ascoltare bene le sue parole.
P.s. Da me non vedrete mai “prima e dopo” con foto dei corpi dei miei pazienti,
non è questo il mio scopo, non è questo il motivo per cui ho studiato tanto e
continuo a farlo, non mi piace la mercificazione del corpo e la combatto con tutta
me stessa. Non siamo vitelli in bella mostra al macello, siamo organismi molto
complessi e questa complessità, questa diversità, ci rende unici. Per persone
uniche serve un approccio diversificato, non serve la competizione ma la cura di
noi stessi, a 360°.
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